Quanto farsi pagare se hai una partita IVA
Prima di andare più a fondo nell’argomento è necessario rispondere ad una semplice domanda: Quanto vale il tuo tempo?
Per capire meglio questo concetto di valore partiamo da un valore base che è da considerare, al momento, al di sotto dello standard “ideale”: il valore orario minimo netto che utilizzeremo per il nostro ragionamento è di 7,50 €/ora che porta ad uno stipendio mensile di 1.200 € (calcolando 8 ore al giorno X 5 giorni X 4 settimane). Certo, l’ideale sarebbe partire da un importo più alto ma seguitemi nel ragionamento prima di saltare alle conclusioni. La mia logica è un po’ “particolare”…
Questo valore base può ovviamente variare in base alla qualità e alla quantità del lavoro che ogni persona riesce a svolgere in un ora del proprio tempo. Tendenzialmente è, ahimè, più basso quando hai appena iniziato l’attività lavorativa e si alza man mano si acquisiscono abilità e conoscenze. Più valore riusciamo ad acquisire, lavorativamente parlando, più il nostro tempo ha valore e possiamo quindi farci pagare di più. Ma prima bisogna prima calcolare il valore lordo base.
Tasse e previdenza
Se hai un attività in proprio e sei una partita IVA dovrai aggiungere a questo valore un calcolo percentuale dovuto alla tua tassazione e previdenza. Il più comune è il regime forfettario che ha vari livelli di tassazione e previdenza in base alla propria attività: per semplificare in un attività che offre servizi bisognerà calcolare che 1/3 di quello che si guadagna come lordo finisce in tassazione e previdenza. Quindi alla nostra base di 7,50 € va’ aggiunto un terzo per ottenere il valore lordo (7,5 X 1,5 = 11,25 €).
Ferie e malattia
Se sei una partita IVA sei il datore di lavoro di te stesso, non puoi quindi chiedere le ferie o farti mettere in malattia, dovrai calcolare il tempo “perso” nel tuo costo orario lavorativo. Contando le 4 settimane di ferie tradizionali di un dipendente, i permessi e le possibili influenze stagionali conterei almeno 7-8 settimane perse all’anno, per semplicità di calcolo useremo 8 settimane. Quindi 2 mesi di guadagno “persi” che devono essere calcolati nel costo orario. Partendo sempre dal guadagno orario base a cui siamo arrivati fino a questo momento di 11,25 €/ora (1.800 € lordi al mese) bisogna quindi calcolare che potremmo non lavorare attivamente per almeno 2 mesi quindi perderemmo 3.600€ di fatturato. Il fatturato perso va quindi ridistribuito e aggiunto ai mesi restanti di lavoro pieno. Ridistribuendo questi 3.600 € dobbiamo andare ad aggiungere 2,25€ al nostro costo orario di 11,25 = 13,50 €/ora
Spese
Ora dobbiamo capire se la nostra attività ha spese ricorrenti e quanto queste pesino sul fatturato. Per questo ragionamento non calcolerò le spese tradizionali che avremmo anche nel caso fossimo dipendenti: La macchina, la benzina, le bollette, il vitto e l’alloggio. Calcoliamo invece spese più specifiche come i materiali (in caso di attività artigiana) o ad esempio il commercialista. Calcolando sempre l’attività di fornitore di servizi direi in genere che le spese annuali, stando bassi, sono circa 2.400 €/anno. Ridistribuito su 10 mesi (ricordatevi che dovete calcolare 2 mesi di ferie e possibile malattia) sono 1,50 € da aggiungere al nostro 13,50 = 15 €/ora
15€ l’ora lordo è il nostro minimo indispensabile per mantenere attiva una partita IVA, anche se siete agli inizi non svalutatevi mai scendendo sotto a tale soglia!
Esperienza e qualità
Adesso viene la parte più interessante e il fulcro di questo articolo: adesso che abbiamo una base di partenza; man mano la vostra esperienza aumenta; riuscite ad essere più efficienti, unici o indispensabili nel vostro lavoro questo valore base che abbiamo calcolato aumenta. In genere per i primi 3 anni di attività il valore orario rimane non più alto dei 15 € che abbiamo calcolato insieme. Dopo più esperienza e una profonda autovalutazione dell’attività che svolgi potrai applicare costi più elevati: in media 20-25 €/ora lordi e fino ad un massimo di 50 €/ora lordi (se non hai concorrenza o hai ottime capacità di contrattazione).
20-25 €/ora lordi potrà sembrare “basso” ad alcuni voi ma dovete tenere presente che abbiamo preso come attività di esempio la fornitura di servizi che ha poche spese e che, grazie all’agevolazione del regime forfettario, tasse ed previdenza sono più basse di altre forme fiscali (snc, srl, sas, etc). Accontentandosi si riesce a rimanere nei limiti imposti del fatturato del regime forfettario e si hanno meno preoccupazioni.